3D e il Bunker Studio: Laboratorio Creativo dell’Hip Hop Romano
L’Alchimista del Bunker Studio
Nei sotterranei della capitale, dove le frequenze basse si mescolano alle ambizioni di strada, emerge la figura di 3D — Davide D’Onofrio, l’architetto silenzioso che ha costruito le fondamenta sonore di una generazione. Il suo Bunker Studio non è semplicemente uno spazio di registrazione, ma un laboratorio di mutazioni musicali dove l’Hip Hop italiano trova la sua voce più autentica.
3D non è solo un produttore nel senso tradizionale del termine: è un etnomusicologo dell’underground, un cacciatore di vibrazioni che trasforma l’energia grezza della scena romana in architetture sonore sofisticate. La sua arte risiede nell’invisibilità, nell’essere la forza gravitazionale che attrae e modella i talenti senza mai sovrastare le loro individualità artistiche.
Le Origini: Geografia Sonora di una Visione
La storia di 3D si intreccia indissolubilmente con quella dell’Hip Hop capitolino degli anni 2010. Dalla fondazione della VNT1 Records, la sua etichetta indipendente, emerge una filosofia produttiva che privilegia l’autenticità rispetto alle logiche commerciali. Il nome stesso — 3D — evoca una dimensionalità che trascende il suono bidimensionale del mainstream, creando spazi sonori immersivi dove gli artisti possono esplorare le profondità della propria espressione.
Il Bunker Studio diventa rapidamente il punto di convergenza della scena underground romana. Non è solo un luogo fisico, ma uno stato mentale: qui si forgia un suono che parla di periferie, di sogni urbani, di resistenza poetica contro l’omologazione commerciale dell’industria musicale.
L’Alleanza Creativa: Nayt e l’Estetica dell’Introspezione
La collaborazione con Nayt rappresenta l’apice della visione artistica di 3D. Non si tratta di una semplice partnership produttore-artista, ma di una simbiosi creativa che ha generato alcuni dei brani più significativi dell’Hip Hop italiano contemporaneo. Dal 2014, quando Nayt entra nella VNT1 Records, inizia un percorso di ricerca sonora che attraversa mixtape leggendari come “Six of Sixteen” (2014), “Raptus” (2015), “Un Bacio” (2016), “Raptus 2” (2017), “Raptus 3” (2019), “Mood” (2020), “Doom” (2021), “Habitat” (2023) e il recente “Lettera Q” (2024).
3D comprende intuitivamente che Nayt necessita di paesaggi sonori che riflettano la sua complessità emotiva. Le produzioni per brani come “Vite da Sogno”, “La Guerra dei Mondi”, “Nevada”, “Musica Ovunque” e “Il Blocco dello Scrittore” rivelano una maestria nel bilanciare elementi old school con sperimentazioni contemporanee, creando un sound che è insieme nostalgico e visionario.
Il sodalizio ha prodotto anche collaborazioni significative con altri artisti: Nayt ha partecipato al brano “Ballon d’Or” dal mixtape “QVC 10” di Gemitaiz (con produzione di 3D), a Tredici Pietro per “Doom”, fino alle recenti partnership con Mezzosangue e Shari che hanno arricchito l’universo creativo condiviso tra i due.
La Costellazione Artistica: Collaborazioni e Connessioni
L’universo creativo di 3D si espande oltre Nayt, abbracciando un’intera galassia di talenti che hanno trovato nel Bunker Studio una seconda casa artistica. Achille Lauro rappresenta una delle partnership più durature e creative della sua carriera, con collaborazioni come “Grimey” (insieme a Chicoria e Aban, 2013).
“Top” (2013) rappresenta un momento fondamentale nella carriera di 3D, trattandosi del suo primo progetto discografico completo: 12 tracce più una bonus track che vedono la partecipazione di numerosi artisti della scena rap italiana come Gemitaiz, Coez, Ensi, MadMan, Primo, Nayt, Jesto e altri. Questo album anticipa di oltre dieci anni il percorso che porterà a “Empirìa”, dimostrando la visione lungimirante del produttore romano.
Con Jesto ha sviluppato un rapporto artistico particolare, culminato in produzioni memorabili come “Piercing all’anima” e più recentemente “Experience”, traccia di apertura dell’album “Empirìa” (2024). La sintonia creativa tra 3D e Jesto è evidente nella capacità del produttore di creare atmosfere che amplificano l’ironia tagliente e la profondità emotiva dell’artista marchigiano.
La collaborazione con Il Tre ha segnato momenti cruciali dell’ascesa dell’artista, specialmente nei progetti “Cracovia Vol.2” (2018) e nelle tracce che hanno caratterizzato il disco d’esordio “Ali” (2021). Saint, scoperto e lanciato proprio da 3D nel Bunker Studio, ha iniziato il suo percorso artistico attraverso il mixtape “Hallelujah” prodotto interamente dal maestro romano.
Il binomio MadMan–Gemitaiz ha trovato in 3D l’alchimista perfetto per il loro sound distintivo, con produzioni che hanno definito l’estetica del duo prima della “rivoluzione trap” del 2016. Le collaborazioni si estendono a Dani Faiv, Vegas Jones, Clementino, Brusco, 8blevrai, Mezzosangue, Shari, ognuno dei quali ha beneficiato della capacità di 3D di estrarre l’essenza più autentica dal loro stile.
Tra le collaboration più significative spicca quella postuma con Primo & Grandi Numeri, inclusa in “Empirìa”, che testimonia il rispetto e l’ammirazione reciproca nell’ambiente underground. Danno ha trovato in 3D il partner ideale per esplorazioni socio-politiche attraverso brani come “La Guerra dei Mondi”, mentre Leslie ha sperimentato sonorità più contemporanee mantenendo la sua identità artistica.
3D ha anche collaborato con Cor Veleno, leggenda dell’Hip Hop italiano, Stabber (per cui ha prodotto tracce nel progetto “Trueno”), Jack The Smoker, Big Joe, e più recentemente con artisti emergenti come Leon Faun, Larry Joule e Atipica, dimostrando la sua capacità di attraversare generazioni e stili senza perdere la sua identità sonora distintiva.
Empirìa: Manifesto di una Poetica Sonora
Nel 2024, 3D pubblica “Empirìa”, il suo primo producer album ufficiale attraverso Columbia Records/Sony Music Italy. Il titolo richiama il concetto filosofico che privilegia l’esperienza diretta rispetto alla teoria: un manifesto artistico che riflette perfettamente l’approccio del produttore romano.
L’album è un affresco dell’Hip Hop italiano contemporaneo, featuring una roster impressionante di artisti: Nayt (presente in ben tre tracce: “Vite da Sogno”, “La Guerra dei Mondi” con Danno, e “Nevada” con Mezzosangue e Shari), Achille Lauro, il compianto Primo con Grandi Numeri in una registrazione postuma di rara intensità emotiva, Danno, Leslie, Dani Faiv, MadMan, Vegas Jones, Clementino, Brusco, 8blevrai, Gemitaiz (in “Coming Out” con Kira), Mezzosangue, Shari e Jesto.
Ogni traccia rappresenta un esperimento sonoro diverso: da “Experience” con Jesto che apre l’album con un’atmosfera sperimentale, passando per “Vodka Fragola” e “Xavi e Iniesta” che esplorano sonorità più radiofoniche, fino alle profondità introspettive di brani come “Vite da Sogno”, caratterizzato da un beat sporco e retrò che è diventato uno degli highlights del progetto.
La versione Deluxe, pubblicata a settembre 2024, aggiunge tre collaborazioni inedite che amplificano ulteriormente la ricchezza stilistica: Atipica, Leon Faun e Larry Joule portano nuove prospettive generazionali, dimostrando come 3D continui a rinnovare il suo roster senza tradire la sua estetica fondamentale.
L’Innovazione nella Tradizione
Ciò che distingue 3D nel panorama dei produttori italiani è la sua capacità di innovare rimanendo radicato nelle tradizioni dell’Hip Hop. Le sue produzioni non inseguono le mode del momento, ma scavano nelle radici culturali del genere per estrarre sonorità che parlano di autenticità e ricerca artistica.
Il suo portfolio collaborativo testimonia questa versatilità: dalle atmosfere dark e cinematiche create per collaborazioni come “Grimey” con Achille Lauro, Chicoria e Aban (inclusa nell’album “Top”, 2013), passando per le esplorazioni introspettive con Nayt, fino alle sperimentazioni più urbane con artisti come Il Tre nei progetti “Cracovia”. Con Jesto ha creato alcuni dei momenti più intensi dell’Hip Hop italiano, come “Piercing all’anima”, dove la produzione amplifica la poetica ironica e profonda dell’artista marchigiano, e “Experience” che apre magistralmente “Empirìa” con un’atmosfera sperimentale.
Con Saint ha esplorato territori più spirituali attraverso “Hallelujah”, mentre con Cor Veleno ha onorato le radici del rap italiano. Le collaborazioni con Jack The Smoker & Big Joe, Stabber e MadMan dimostrano la sua capacità di adattarsi a stili differenti mantenendo sempre una firma sonora riconoscibile. Anche le partnership più recenti con Atipica, Leon Faun e Larry Joule mostrano come continui a intercettare talenti emergenti senza perdere la propria identità artistica.
3D non produce semplicemente basi musicali, ma costruisce universi sonori abitabili dove ogni artista può esprimere la propria autenticità senza compromessi commerciali.
L’Influenza sulla Scena Italiana
L’impatto di 3D sull’Hip Hop italiano è misurabile non solo attraverso i successi commerciali degli artisti con cui collabora, ma nel cambiamento paradigmatico che ha introduotto nel modo di concepire la produzione musicale. Ha dimostrato che è possibile mantenere un’identità artistica forte senza compromessi commerciali, ispirando una generazione di produttori a privilegiare la qualità sull’quantità.
Il Bunker Studio è diventato un simbolo di resistenza creativa, un luogo dove l’arte prevale sulle logiche di mercato. La sua influenza si estende oltre Roma, raggiungendo l’intera scena nazionale e internazionale.
Prospettive Future: Tra Legacy e Innovazione
Con “Empirìa” che continua a raccogliere consensi critici e commerciali, 3D si conferma come una delle figure più influenti della scena italiana. Il recente album “Lettera Q” di Nayt (2024), prodotto in collaborazione con 3D, rappresenta l’evoluzione naturale del loro sodalizio artistico e testimonia la continuità qualitativa della loro partnership creativa.
Le prospettive future vedono 3D continuare a esplorare nuovi territori sonori, mantenendo sempre quella filosofia che ha reso iconico il suo lavoro: l’empirìa come metodo di ricerca, l’esperienza diretta come fonte di ispirazione, l’autenticità come bussola artistica.
Conclusione: L’Eredità di un Visionario
3D rappresenta l’evoluzione naturale del produttore Hip Hop nell’era contemporanea: non più semplice creatore di basi, ma curatore di esperienze estetiche complete. La sua arte risiede nell’abilità di rimanere invisibile pur essendo essenziale, di supportare senza dominare, di innovare nel rispetto della tradizione.
Nel labirinto dell’industria musicale contemporanea, il Bunker Studio rimane un faro di autenticità, e 3D continua a essere il custode di una visione artistica che privilegia la sostanza sull’apparenza. La sua eredità non si misura solo nei dischi venduti o nelle charts scalate, ma nell’aver contribuito a definire l’identità sonora dell’Hip Hop italiano del XXI secolo.





