Il BeatBoxing: Il Quinto Elemento dell’Hip Hop
Quando pensiamo all’Hip Hop, la nostra mente corre subito al Rap, al DJing, al Writing e al Breaking. Ma c’è un quinto elemento che spesso viene dimenticato, nonostante abbia conquistato milioni di persone in tutto il mondo: il BeatBoxing. Questa disciplina straordinaria trasforma la voce umana in una vera e propria drum machine, creando ritmi, melodie e atmosfere che sfidano ogni limite immaginabile.
Dalle strade del Bronx di fine anni ’70 e inizio anni ’80 ai palchi dei campionati mondiali di oggi, il BeatBoxing ha percorso una strada incredibile, evolvendosi da semplice accompagnamento per i rapper a forma d’arte autonoma e riconosciuta. In questo viaggio attraverso beat, suoni e creatività, esploreremo come questa pratica abbia conquistato il mondo, dall’America all’Europa, dal Giappone alla Corea, fino ad arrivare nella crescente scena italiana.
Doverosa precisazione
Piccola precisione doverosa, prima di continuare: nel tempo sono state considerate come quinte arti diversi elementi: lo stesso Afrika Bambaataa ha definito il quinto elemento come la knowledge (conoscenza), intesa come la consapevolezza culturale, la sapienza e l’educazione all’interno del movimento hip hop. Per lui il knowledge è quell’elemento che tiene insieme e dà significato alle quattro arti principali (MCing, DJing, Writing, Breaking).
Invece, in ambito più popolare e pratico, molti considerano il Beatboxing la quinta arte, essendo un’espressione vocale e musicale molto concreta e tra le arti performative più evidenti nate nel contesto hip hop, motivo per cui in questo articolo stiamo considerando il Beatboxing come quinta arte, in quanto universalmente considerato tale, a livello popolare.
Le Origini: Quando la Voce Diventò Strumento
I Primi Pionieri del Suono Urbano

Doug E. Fresh
Il BeatBoxing nasce a cavallo tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 come necessità pratica nella Cultura Hip Hop emergente. Quando i DJ non erano disponibili o l’attrezzatura scarseggiava, i rapper iniziarono a creare i propri ritmi utilizzando solo la voce. Doug E. Fresh, soprannominato “The Human Beat Box“, è universalmente riconosciuto come il padre di questa disciplina. La sua capacità di imitare una vasta gamma di suoni di batterie elettroniche e strumenti ritmici lo rese una leggenda vivente.

Biz Markie
portò il BeatBoxing in una dimensione più commerciale, dimostrando come questa arte potesse funzionare anche in contesti radiofonici. La sua tecnica unica e il suo carisma aprirono le porte a una nuova generazione di artisti che vedevano nella voce umana infinite possibilità creative.
L’Evoluzione Tecnica dei Primi Anni
I pionieri del BeatBoxing svilupparono tecniche che ancora oggi rappresentano le fondamenta di questa disciplina:
- Kick drum: Il suono “boots” prodotto dalle labbra
- Snare: La “k” esplosiva che simula il rullante
- Hi-hat: I suoni sibilanti per gli elementi percussivi acuti
- Bass line: Le frequenze basse create attraverso tecniche di respirazione
Questi elementi base si combinarono per creare pattern ritmici sempre più complessi, trasformando il BeatBoxing da semplice imitazione a vera e propria composizione musicale.
Tecniche e Sviluppo Stilistico Moderno
Oltre i Suoni Base: L’Arte della Complessità
Il BeatBoxing contemporaneo ha superato ogni limite immaginabile. Le tecniche moderne includono:
Polyrythm: La capacità di produrre simultaneamente più pattern ritmici, creando texture sonore stratificate che ricordano le produzioni elettroniche più sofisticate.
Throat bass: Tecniche che utilizzano la laringe per produrre frequenze ultra-basse, impossibili da raggiungere con metodi tradizionali.
Overtone singing: L’integrazione di tecniche derivate dal canto armonico, che permette di produrre più note contemporaneamente.
Sound effects: La riproduzione di suoni non percussivi come sirene, voci robotiche, effetti elettronici e persino melodie complete.
L’Influenza della Tecnologia

Dub FX
Paradossalmente, in un’era dominata dalla tecnologia digitale, il BeatBoxing ha trovato nuova linfa vitale. I loop station e gli effetti in tempo reale hanno permesso ai beatboxer di creare performance che rivalizzano con le produzioni da studio. Artisti come Dub FX hanno dimostrato come un singolo performer possa creare interi concerti utilizzando solo la voce e la tecnologia di supporto.
Dall’Accompagnamento alla Disciplina Autonoma
Il Grande Salto Qualitativo

Rahzel
Il momento di svolta per il BeatBoxing arrivò quando artisti come Rahzel iniziarono a guadagnare riconoscimento come performer solisti. La sua tecnica “If Your Mother Only Knew”, in cui canta la melodia mentre simultaneamente produce il beat, rappresentò un momento epocale per tutta la disciplina.
Questa transizione segnò il passaggio da arte di supporto a forma espressiva completamente autonoma. I beatboxer non erano più “solo” gli accompagnatori dei rapper, ma artisti a pieno titolo con un proprio linguaggio e una propria identità artistica.
L’Espansione dei Contesti Performativi
Il BeatBoxing iniziò a trovare spazio in:
- Concerti solisti: Performance complete affidate a un singolo beatboxer
- Collaborazioni crossover: Progetti con musicisti jazz, classici ed elettronici
- Colonne sonore: Contributi per film, serie TV e pubblicità
- Teatro e danza: Accompagnamenti live per spettacoli performativi
Competizioni Internazionali e Innovazione Contemporanea
Il Circuito Competitivo Mondiale
Il Grand Beatbox Battle rappresenta le Olimpiadi del BeatBoxing mondiale. Ogni anno, i migliori talenti del pianeta si sfidano in categorie che spaziano dal solo maschile e femminile alle crew battle. Questi eventi hanno standardizzato la disciplina, creando giudizi oggettivi per un’arte intrinsecamente soggettiva.
Le competizioni hanno anche favorito l’evoluzione tecnica. La necessità di distinguersi ha spinto gli artisti verso sperimentazioni sempre più audaci, creando sottogeneri come:
- Techno Beatboxing: Focalizzato sui suoni elettronici
- Dubstep Beatboxing: Con enfasi sui drop e i wobble bass
- Classical Beatboxing: Che incorpora elementi di musica classica
- Experimental: Che sfida ogni convenzione tradizionale
L’Era Social e la Democratizzazione
YouTube, TikTok e Instagram hanno democratizzato il BeatBoxing. Tutorial online, battle virtuali e content creation hanno permesso a talenti di ogni parte del mondo di emergere e trovare il proprio pubblico. Il caso di MB14 con “The Voice France” rappresenta il perfetto esempio di come il BeatBoxing possa conquistare il mainstream mantenendo la sua identità underground. Questa esposizione mediatica ha accelerato l’innovazione, con nuove tecniche che si diffondono globalmente in tempi record e artisti che sperimentano sempre più con performance multidisciplinari.
Figure Chiave: I Maestri del Passato e del Presente
I Leggendari Pionieri
Doug E. Fresh rimane il padrino indiscusso. La sua influenza si estende ben oltre la tecnica: ha stabilito l’estetica e l’attitudine che ancora oggi caratterizzano i migliori beatboxer.
Biz Markie portò humor e personalità, dimostrando che il BeatBoxing poteva essere entertainment oltre che virtuosismo tecnico.
Rahzel, con la sua precisione chirurgica e la capacità di integrare canto e beat, elevò la disciplina a nuovi livelli artistici.
I Campioni Contemporanei Internazionali

Alexinho
Dalla Francia: Alexinho rappresenta l’eccellenza tecnica francese, con vittorie in competizioni europee e mondiali che lo hanno consacrato tra i migliori al mondo. La sua precisione chirurgica e la capacità di eseguire pattern complessi lo rendono un punto di riferimento per tutta la scena europea.

Berywam
Berywam ha trasformato il concept di crew beatboxing, creando spettacoli che sembrano concerti di musica elettronica dal vivo. La loro capacità di sincronizzarsi perfettamente ha ridefinito cosa significhi fare team nella disciplina.

MB14
Ma è MB14 (Mohamed Belkhir) che ha portato il BeatBoxing francese alla ribalta mondiale in modo esplosivo. La sua partecipazione a “The Voice France” nel 2016 è diventata virale con oltre 100 milioni di visualizzazioni su YouTube, dimostrando come il BeatBoxing potesse conquistare il grande pubblico televisivo. Il suo stile unico combina BeatBoxing tradizionale con Looping e effetti vocali, creando performance che sembrano produzioni da studio realizzate completamente dal vivo. MB14 rappresenta perfettamente l’evoluzione contemporanea della disciplina: tecnico, spettacolare e incredibilmente versatile.

Dharni
Da Singapore: Dharni è considerato uno dei pionieri della scena online mondiale, con uno stile che ha influenzato generazioni di beatboxer attraverso i suoi tutorial e le sue performance innovative.

Hikakin
Dal Giappone: Hikakin rappresenta l’approccio giapponese alla perfezione tecnica, mentre So-So ha conquistato riconoscimenti mondiali con uno stile che fonde tradizione e innovazione.
Dalla Corea: Bigman ha portato elementi del K-pop nel BeatBoxing, mentre Hiss rappresenta la scuola coreana più sperimentale e avant-garde.
Dagli Stati Uniti: NaPoM rappresenta l’innovazione americana contemporanea, con uno stile che ha perfezionato il sound design nel BeatBoxing moderno, in particolare per i suoni bassi e gli effetti più complessi.
Ball-Zee, beatboxer che rappreta La Gran Bretagna, ha avuto un ruolo significativo nella crescita della scena BeatBoxing nel proprio Paese.
La Scena Italiana: Talenti Emergenti e Crescita Continua

Alien Dee
L’Italia sta sviluppando una scena BeatBoxing sempre più vivace e riconosciuta. Alien Dee rappresenta uno dei pionieri della scena italiana, campione nazionale e figura di riferimento per molti giovani beatboxer del nostro paese. La sua tecnica solida e il suo approccio didattico hanno contribuito significativamente alla crescita della disciplina in Italia.

NME
NME si distingue per il suo stile tecnico e musicale, portando un approccio più melodico al BeatBoxing italiano e dimostrando come la scena nostrana sappia sviluppare una propria identità distintiva.
La scena italiana, pur essendo ancora in crescita rispetto a quella francese o americana, mostra segni incoraggianti di sviluppo, con sempre più giovani che si avvicinano a questa disciplina attraverso workshop, battle locali e la diffusione sui social media.
Il Futuro del BeatBoxing: Verso Nuovi Orizzonti
Tecnologia e Possibilità Future
L’intelligenza artificiale sta iniziando a influenzare anche il BeatBoxing. Algoritmi di machine learning possono analizzare pattern ritmici e suggerire nuove combinazioni, mentre la realtà virtuale apre scenari performativi inediti.
La ricerca scientifica sta inoltre approfondendo gli aspetti fisiologici del BeatBoxing, portando a una migliore comprensione di come ottimizzare tecniche e prevenire problemi vocali.
Integrazione Multidisciplinare
Il BeatBoxing sta trovando nuove applicazioni in:
- Terapia musicale: Per il trattamento di disturbi del linguaggio
- Educazione: Come strumento didattico per insegnare ritmo e musica
- Ricerca neuroscientifica: Per studiare la coordinazione cerebrale
- Performance art: In collaborazione con danzatori, attori e artisti visivi
Conclusione
Il BeatBoxing ha percorso un viaggio straordinario dalle strade del Bronx ai palchi internazionali, affermandosi come la quinta arte dell’Hip Hop. Questa disciplina continua a evolversi, abbracciando tecnologie emergenti mentre mantiene salda la sua identità culturale.
Dalla Francia al Giappone, dalla Corea agli Stati Uniti, fino all’Italia, il BeatBoxing ha dimostrato di essere un linguaggio universale che trascende barriere geografiche e culturali. I pionieri come Doug E. Fresh e Rahzel hanno costruito le fondamenta su cui oggi artisti come MB14, Berywam, Alexinho e centinaia di altri talenti continuano a costruire il futuro di questa arte incredibile.
Il BeatBoxing non è solo musica: è innovazione, è creatività allo stato puro, è la dimostrazione che la voce umana può superare ogni limite immaginabile. E questa è solo l’inizio di un’evoluzione che promette di stupirci ancora per molti anni a venire.





