DJ Shocca e l’Evoluzione dell’Hip Hop Italiano: 30 Anni di Beats
Il Guardiano delle Radici Hip Hop
Trent’anni di storia dell’Hip Hop italiano passano inevitabilmente attraverso le mani di Matteo Bernacchi, meglio conosciuto come DJ Shocca. Mentre la scena rap nazionale si trasformava, evolveva e talvolta si snaturava, questo producer di Treviso è rimasto fermo ai suoi principi: beats autentici, scratch genuini e una fedeltà incondizionata al Boom Bap che ha fatto innamorare intere generazioni.
Dal 1994 ad oggi, DJ Shocca ha attraversato ogni fase dell’Hip Hop italiano senza mai perdere la propria identità sonora. Le sue produzioni sono diventate il metro di paragone per chi cerca autenticità in un panorama spesso dominato dalle mode del momento. Ma come ha fatto un ragazzo del Veneto a diventare il custode della tradizione Hip Hop nostrana? E perché dopo 21 anni dal leggendario “60 Hz”, il suo ritorno con “60 Hz II” ha scosso nuovamente la scena underground?
Le Origini: Dal Centro13 alla Scoperta del Suono
I Primi Passi nel Veneto Underground
La storia di DJ Shocca inizia nel 1994, quando appena quindicenne si unisce ai Centro13, gruppo formato inizialmente da Mistaman, Ciacca e Frank Siciliano. Shocca diventa rapidamente il produttore principale del gruppo, contribuendo a definire il loro sound caratteristico. Il gruppo, nato nel profondo Veneto, rappresenta una delle prime realtà Hip Hop della regione e pubblica nel 1995 il demo “Questi sono i fatti”. È l’inizio di un percorso che porterà Shocca a diventare uno dei producer più rispettati d’Italia.
Il sound dei Centro13 era già caratterizzato da quella ricerca di autenticità che diventerà il marchio di fabbrica di Shocca. Nel 1998 arriva “Acciaio”, l’unico album in studio del gruppo prima dello scioglimento, un lavoro che segna la fine di un’era ma anche l’inizio della carriera solista del producer trevigiano.
L’Evoluzione Artistica degli Anni 2000
Nonostante lo scioglimento dei Centro13, nel 2000 DJ Shocca collabora con Frank Siciliano per l’EP “Monkey Island”, mentre l’anno seguente produce interamente l’album “Colpi in aria” per Mistaman. Questi progetti mostrano già la maturità artistica di Shocca, capace di creare atmosfere cinematografiche attraverso i suoi beat.
60 Hz: Il Capolavoro che ha Cambiato Tutto
L’Album che ha Definito un’Era
Nel 2004 esce “60 Hz”, distribuito dalla Vibrarecords, che include collaborazioni con Esa, Rivalcapone, Mistaman, Stokka & MadBuddy, DJ Double S, Club Dogo, Nesli, Bassi Maestro, Tormento, Primo dei Cor Veleno, Frank Siciliano e ATPC. Non è solo un album: è una fotografia perfetta dell’Hip Hop italiano dell’epoca, un manifesto sonoro che stabilisce nuovi standard qualitativi.

Primo Brown
“60 Hz è un progetto ideato per piacere anzitutto all’artefice. Zero strategie, nessun marketing”, come sottolineato dagli addetti ai lavori. È proprio questa purezza d’intenti che rende l’album immortale. DJ Shocca non cerca il compromesso commerciale, ma crea musica che viene dal cuore, utilizzando “scratch, dirty sound, black music e ispirazioni soul, jazz, funk”.
Il Suono Inconfondibile
Le produzioni di “60 Hz” sono caratterizzate da un approccio che fonde perfettamente tradizione e innovazione. Lo stile di Shocca, caratterizzato dalle sue drums calde e rotonde, da bassline precise, ha innalzato il livello delle produzioni italiane fino a competere con quelle internazionali. Tracks come “Bolo By Night” di Inoki e “Ghettoblaster” di Stokka & MadBuddy diventano immediatamente classici.
Unlimited Struggle: Il Collettivo che ha Unito Generazioni
La Nascita di un Movimento
Nel maggio 2007, insieme a Frank Siciliano, fonda il collettivo Unlimited Struggle, che produce l’album “Struggle Music” con la partecipazione di artisti hip hop come Mistaman, Stokka & MadBuddy, Bassi Maestro, Club Dogo, Ghemon, Tony Fine, Amir e Jack the Smoker. Non si tratta di una semplice label, ma di una vera e propria famiglia artistica unita da una visione comune.
“Unlimited Struggle è una realtà portata avanti da alcuni dei protagonisti della scena hip hop italiana riuniti attorno ad un tavolo di idee ed immagini comuni, suoni e messaggi di qualità, che stimolano la testa ed il cuore”. Il collettivo rappresenta un’alternativa alle logiche commerciali, privilegiando la qualità artistica e l’autenticità.
Le Collaborazioni Leggendarie

Stokka & Mudbuddy
All’interno dell’Unlimited Struggle, DJ Shocca ha sviluppato rapporti artistici profondi, particolarmente con Mistaman e Frank Siciliano. La collaborazione con Mistaman si è consolidata attraverso diversi progetti: dopo aver prodotto interamente “Colpi in aria” nel 2001, Shocca ha continuato a lavorare sui successivi album del rapper trevigiano, inclusi “M-Theory” (2014) e “La scatola nera”.
Il rapporto con Stokka & MadBuddy ha prodotto alcune delle tracce più memorabili della scena, culminando nel 2014 con l’EP “Struggle Radio”, prodotto solo in vinile in tiratura limitata. Questi legami dimostrano come Shocca non sia solo un producer, ma un vero catalizzatore di talenti.
L’Influenza sulla Scena Hip Hop Italiana
Il Mentore della Nuova Generazione
DJ Shocca ha saputo rimanere rilevante attraverso le diverse fasi dell’Hip Hop italiano, influenzando profondamente anche i producer più giovani. Durante i workshop sul beatmaking che tiene regolarmente, Shocca trasmette la sua filosofia: “Porto sempre molta teoria, molta pratica ma senza essere mai pesante. Preferisco spezzare con esempi e aneddoti per rendere il workshop più leggero”.
La sua capacità di adattarsi ai tempi senza perdere la propria identità è evidente nelle collaborazioni recenti con artisti di nuova generazione, dimostrando che il Boom Bap può convivere con le sonorità contemporanee.
Once Were Warriorz e la Cultura DJ

Bassi Maestro
Nel 2008, DJ Shocca ha fondato insieme a Mr. Phil, DJ Double S e Bassi Maestro il collettivo di DJ Once Were Warriorz. Questo progetto sottolinea l’importanza che Shocca attribuisce alla cultura DJ originale, promuovendo le tecniche di turntablism e scratch che sono alla base dell’Hip Hop.
La Discografia Completa: Un Percorso di Eccellenza
I Progetti Solisti
La discografia di DJ Shocca è un viaggio attraverso l’evoluzione dell’Hip Hop italiano:
- “60 Hz” (2004) – Il capolavoro che ha ridefinito gli standard
- “Tonz of Gunz (The Boot Camp Click Remixes)” (2009) – Omaggio alla scena East Coast
- “Sacrosanto” (2023) – Il ritorno con un producer album moderno
- “60 Hz II” (2025) – Il sequel tanto atteso
Le Collaborazioni Storiche
Nel corso degli anni, Shocca ha prodotto per i più importanti nomi della scena: da Ensi (“Messaggi” in “Vendetta” del 2008) a Kiave, Jack the Smoker, Cali, collaborando anche con Bassi Maestro in diversi progetti.
Le Ultime Novità: 60 Hz II e il Futuro
Il Ritorno del Re
Dopo 21 anni dall’uscita del capolavoro originale, DJ Shocca torna con “60 Hz II”, un progetto che ha fatto tremare i polsi degli appassionati. “Non è un bancomat, non l’ho fatto per ragioni di mercato, ma mosso solo da passione, cuore e anima”, dichiara il producer, sottolineando ancora una volta la sua integrità artistica.

Neffa
Il nuovo album non è solo nostalgia: include brani inediti come “Stella Nera” con Ghemon e Neffa, “Fiamma Viva” con Guè, Izi e una strofa postuma di Primo (“come tutti i grandi ha lasciato un sacco di materiale postumo”, commenta il producer), “Baggy” con Ele A e Nitro, “Giorni di piombo” con Inoki e Danno. È un ponte tra passato e presente che dimostra come Shocca sappia ancora sorprendere.
I Progetti Paralleli
Dopo il successo di “Sacrosanto” del 2023, Shocca ha pubblicato versioni deluxe in vinile, inclusa una “Opera Omnia” limitata a 500 copie numerate. Questi progetti dimostrano l’attenzione del producer per i dettagli e per i collezionisti.
Il Tour e la Dimensione Live

DJ Shocca porterà “60 Hz II” in tour durante l’estate 2025, culminando con una grande festa all’Alcatraz di Milano il 1° ottobre. Il live rappresenta per Shocca un momento di connessione diretta con il pubblico, dove la sua esperienza decennale si traduce in performance memorabili.
Conclusioni: L’Eredità del Maestro
DJ Shocca non è solo un producer: è un custode della cultura Hip Hop italiana, un ponte tra generazioni, un innovatore che non ha mai tradito le proprie radici. In un contesto in cui “il rap italiano è sempre più visto come un prodotto in grado di garantire ingenti introiti”, il suo lavoro ci ricorda “che il rap ha radici ben più profonde dei semplici accordi commerciali”.
La sua capacità di rimanere fedele alla propria visione artistica, continuando a innovare e ispirare nuove generazioni, lo rende una figura unica nel panorama musicale italiano. Con “60 Hz II” e i progetti futuri, DJ Shocca dimostra che il Boom Bap non è solo nostalgia, ma una forma d’arte viva e in continua evoluzione.
Il maestro di Treviso continua a scrivere la storia dell’Hip Hop italiano, un beat alla volta, ricordandoci che la vera musica viene dal cuore e parla direttamente all’anima di chi sa ascoltare.





