Popin’ Pete: L’Uomo che Insegnò a Ballare a Michael Jackson
L’Uomo che ha Definito un’Era della Danza Urbana
Timothy Earl Solomon. Un nome che forse non tutti riconoscono immediatamente, ma il suo alias – Popin’ Pete – risuona come un mantra nelle sale danza di tutto il mondo. Nato il 5 agosto 1961 a Fresno, California, questo artista americano non ha semplicemente imparato una danza: l’ha plasmata, evoluta e portata sul palcoscenico mondiale. Quando parliamo di Popping, parliamo inevitabilmente di lui.
Ma come si arriva a diventare una leggenda vivente della Danza Urbana? La risposta sta in un mix esplosivo di talento naturale, dedizione ossessiva e un tempismo perfetto. Popin’ Pete non è solo uno dei pionieri del Popping: è l’incarnazione stessa di questo stile, l’anello di congiunzione tra le origini underground e il mainstream mondiale. E la sua storia inizia da un luogo inaspettato: non New York, non Los Angeles, ma la Central Valley californiana.
Le Origini: Fresno, la Culla del Popping

Boogaloo Sam
Fresno negli anni ’70 era lontana anni luce dai riflettori di Hollywood. Eppure, proprio in questa città della California centrale, stava nascendo qualcosa di straordinario. Il giovane Timothy Solomon cresceva guardando Soul Train in TV, ipnotizzato dai movimenti dei ballerini, provando davanti allo specchio a replicare i passi che vedeva sullo schermo.
La svolta arriva nel 1978, quando suo fratello maggiore Boogaloo Sam Solomon – già una figura chiave nella scena – inizia a insegnargli i fondamenti del Popping. E qui emerge una curiosità poco conosciuta: Pete ammise candidamente che iniziò con il Popping perché il Boogaloo era troppo difficile per lui. Un’ammissione di umiltà che contrasta magnificamente con la maestria che avrebbe poi raggiunto in entrambi gli stili.
Boogaloo Sam aveva fondato The Electric Boogaloos nel 1977 (originariamente chiamati Electronic Boogaloo Lockers), combinando tecniche di Popping locali con lo stile Boogaloo nato a Oakland. Pete diventa membro di prima generazione del gruppo nel 1978, entrando in quella che sarebbe diventata la crew più influente nella storia del Funk Styles.
Gli Electric Boogaloos: Dalla Strada a Soul Train

Electric Boogaloos
The Electric Boogaloos non erano solo un gruppo di ballerini: erano ambasciatori culturali. Nel 1979-1980, la crew approda su Soul Train, lo show televisivo che aveva ispirato il giovane Pete anni prima. Immaginate l’emozione: da spettatore casalingo a performer su quel palco leggendario.
Le apparizioni su Soul Train catapultano gli Electric Boogaloos – e il Popping stesso – sulla scena nazionale. Seguono esibizioni su The Midnight Special e Kicks, consolidando la loro reputazione. Ma è nel 1983 che accade qualcosa di ancora più significativo: Popin’ Pete, Suga Pop e Skeeter Rabbit (RIP) si esibiscono al Notting Hill Carnival di Londra, portando il Popping oltre i confini americani. Quella performance è ancora oggi leggendaria nella comunità Hip Hop britannica.
L’Incontro che Cambiò Tutto: Michael Jackson
Nel 1982 accade l’impensabile. Michael Jackson, dopo aver visto una performance degli Electric Boogaloos su Soul Train, li contatta personalmente. Vuole lavorare con loro per i suoi nuovi progetti video. Il risultato? Collaborazioni su alcuni dei videoclip più iconici della storia della musica.
Gli Electric Boogaloos contribuirono alla coreografia di “Beat It”, mentre il leggendario Michael Peters creò la coreografia principale di “Thriller”. Ma la relazione tra Popin’ Pete e Michael Jackson andò ben oltre quei primi video: durò quasi due decenni, includendo progetti come Captain EO e Michael Jackson’s Ghosts.
Questa collaborazione non fu solo un trampolino di lancio per la carriera di Pete: fu il momento in cui il Popping entrò definitivamente nell’immaginario collettivo globale. Milioni di persone in tutto il mondo videro quegli stili di danza e vollero imparare. Le scuole di danza iniziarono a offrire corsi di Popping. Una vera esplosione culturale.
L’Innovatore: Crazy Legs, ET, Spider Man e Sleepy Style
Ma Popin’ Pete non si è mai accontentato di eseguire movimenti esistenti. La sua vera grandezza sta nell’innovazione costante. Ha creato e sviluppato alcuni dei movimenti più iconici e riconoscibili del Popping:
Crazy Legs
Un movimento che sfida la fisica, dove le gambe sembrano muoversi indipendentemente dal resto del corpo, creando un effetto visivo ipnotico e destabilizzante.
ET
Ispirato dall’alieno del film di Spielberg, questo stile incorpora movimenti del collo e della testa che evocano qualcosa di ultraterreno, quasi robotico ma con un tocco organico.
Spider Man
Qui Pete ha preso ispirazione dal celebre supereroe per creare movimenti che richiamano l’agilità e la fluidità di un ragno, mescolando angoli impossibili con transizioni morbide.
Sleepy Style
Forse il più particolare: uno stile che incorpora movimenti lenti, quasi sonnolenti, creando un contrasto drammatico con le tipiche “hit” esplosive del Popping.
Questi stili non sono semplici “trick”: sono linguaggi espressivi completi che hanno influenzato generazioni di ballerini in tutto il mondo.
Oltre Michael Jackson: Una Carriera Stellare
La collaborazione con MJ ha aperto porte che pochissimi ballerini hanno attraversato. Pete ha lavorato con un pantheon di superstar musicali:
- Chris Brown – Nel 2010, il video di “Yeah 3x” dedica un’intera scena a Popin’ Pete, con una coreografia creata da Pete stesso davanti a un negozio chiamato “Popin Pete’s”. Un omaggio diretto e sentito.
- Justin Timberlake – Portando il Funk Styles nel pop contemporaneo
- Janet Jackson – Continuando la tradizione Jackson nella Danza Urbana
- Gwen Stefani – Mescolando Popping con pop rock
- The Black Eyed Peas – Funk e Hip Hop moderno
- Mýa – R&B e Urban dance
Ogni collaborazione ha permesso a Pete di portare il Popping in contesti sempre diversi, dimostrando la versatilità e l’universalità di questo stile.
Il Film Breakin’ e l’Eredità Cinematografica
Nel 1984, Pete appare in “Breakin’“ (conosciuto anche come “Breakdance” in alcuni mercati internazionali), uno dei film cult che hanno definito l’estetica della Danza Urbana negli anni ’80. Anche se il film si concentrava principalmente sul Breaking, la presenza degli Electric Boogaloos ha portato il Popping sul grande schermo, consolidando ulteriormente la sua posizione nella cultura popolare.
Il Giudice, l’Insegnante, l’Ambasciatore
Oggi, con oltre 40 anni di carriera alle spalle, Popin’ Pete continua a essere una figura centrale nella scena mondiale del Popping. Ma il suo ruolo si è evoluto: da performer a mentore, da innovatore a custode della tradizione.
Pete è regolarmente invitato come giudice nei battle più prestigiosi del mondo:
- UK Bboy Championship (Regno Unito)
- Breakin’ Convention (Regno Unito)
- Dance Delight Japan (Giappone)
- Old School Night (Giappone)
- Keep on Dancing (Cina)
Ogni workshop, ogni battle, ogni masterclass diventa un’opportunità per tramandare non solo la tecnica, ma la filosofia e l’essenza del Funk Styles. Pete non insegna solo movimenti: insegna cultura, storia, rispetto per le radici.
La Presenza Digitale: Connettersi con le Nuove Generazioni
Popin’ Pete ha capito l’importanza di rimanere connesso con le nuove generazioni. Con oltre 179.000 follower su Instagram (@popinpete), mantiene una presenza attiva sui social media, condividendo clip delle sue performance, footage storici e momenti della sua vita quotidiana. I suoi profili social rappresentano il punto di riferimento principale per seguire i suoi aggiornamenti, workshop e apparizioni in giro per il mondo.
Ha anche un account Patreon, permettendo ai fan più devoti di supportarlo direttamente e accedere a contenuti esclusivi. Un approccio moderno per un artista che rappresenta le origini della cultura street.
Curiosità e Aneddoti
- L’umiltà delle origini: Pete ha sempre mantenuto un approccio umile, ricordando che dovette iniziare con il Popping perché trovava il Boogaloo troppo difficile. Oggi è maestro in entrambi gli stili.
- Il negozio di Chris Brown: Nel video “Yeah 3x”, il negozio immaginario porta proprio il nome “Popin Pete’s”, un tributo diretto che testimonia quanto Pete sia rispettato anche dalle nuove generazioni di artisti.
- Quasi 50 anni di danza: Con oltre quattro decenni di carriera attiva, Pete continua a performare, insegnare e innovare con la stessa passione del primo giorno.
- Il retaggio familiare: Insieme al fratello Boogaloo Sam e al cugino Skeeter Rabbit, Pete fa parte di una dinastia familiare che ha letteralmente creato un movimento culturale globale.
Il Futuro del Popping
Dove va il Popping oggi? In un’era dominata dai social media, dove chiunque può caricare un video e diventare virale, il ruolo dei pionieri come Popin’ Pete è più importante che mai. Loro sono la bussola che indica la direzione autentica, il contrappeso alla superficialità.
Pete continua a viaggiare il mondo, portando il messaggio che il Popping non è solo una serie di movimenti: è espressione, è storytelling, è cultura. Ogni hit, ogni pop, ogni wave racconta una storia che ha radici nelle strade di Fresno degli anni ’70 ma che parla un linguaggio universale.
Conclusione: L’Eredità Immortale di un Pioniere
Popin’ Pete non è solo un ballerino leggendario: è un custode della cultura, un ponte tra generazioni, un innovatore instancabile. Dalla sua Fresno natale ai palcoscenici mondiali, dalla televisione di Soul Train ai workshop parigini del 2025, la sua traiettoria è stata niente meno che straordinaria.
Se vuoi capire davvero cosa significa Popping, non puoi limitarti a guardare tutorial su YouTube. Devi studiare i maestri, comprendere le origini, sentire la cultura. E quando parli di maestri del Popping, il nome di Popin Pete è inciso a caratteri indelebili nella storia della Danza Urbana.
La prossima volta che vedi qualcuno fare un robot perfetto, o un wave che sembra sfidare l’anatomia umana, ricorda: dietro quel movimento c’è un’eredità che passa per Fresno, per gli Electric Boogaloos, per Soul Train, per Michael Jackson. E al centro di tutto questo, c’è sempre stato lui: Popin Pete, la leggenda vivente del Popping.





